Monica Capezzuto - anno scolastico 2006-2007
Monica Capezzuto - 27-04-2007
Tale lettera è nata per rispondere alla lettera aperta del sig. Rondoni che, dalle pagine de "Il Tempo", partendo dai fatti accaduti a Rignano Flaminio,attacca tutto il corpo docente e l'impianto della scuola pubblica italiana.

Egregio poeta, sono maestra -precaria-, mamma e cittadina e in tali vesti ritengo estremamente lesiva la sua lettera. Lei riconduce l'ultimo episodio accaduto nella provincia di Roma al malessere che affligge la scuola, parla di crepe e di dighe che starebbero per crollare. Ebbene la scuola non è altro che un risvolto della società. La scuola non è la famiglia ma sempre più spesso le famiglie delegano alla scuola, ai docenti, la responsabilità dell'educazione dei ragazzi.
Vero è che la scuola è formata da persone, da esseri umani che soggettivamente, consapevolmente o inconsapevolmente, scontando pene del passato, agiscono ma qui non si tratta, come Lei ha affermato, di mettere in discussione la moralità, l'onestà e l'etica di tutti i docenti italiani la cui professionalità non si misura con un pezzo di carta o col misero stipendio. Ma crede davvero che la professionalità sia direttamente proporzionale allo stipendio pagato?
Monica Capezzuto - 22-02-2007
In riferimento alle notizie apparse sul sito della UIL, relative all'incontro al M.P.I. del giorno 20 febbraio 2007 avente quale oggetto il regolamento delle supplenze e le tabelle relative alle graduatorie ad esaurimento, si esprime profondo sconcerto per le indicazioni secondo le quali "gli spezzoni orario fino a sei ore devono essere attribuiti ai docenti in servizio nella scuola, fino ad un massimo di 24 ore". Lo stupore nasce, in particolar modo, nel momento in cui una tale politica viene perseguita con tenacia da una associazione sindacale, quale la UIL, che dovrebbe tutelare quella parte del corpo docente più debole, vale a dire i precari. Affidare, infatti, i cosiddetti "spezzoni" a personale già in servizio nella scuola, vuol dire permettere un cospicuo aumento dell'orario di lavoro di personale per lo più già assunto a tempo indeterminato con un forte aggravio di spese per l'amministrazione, visto che gli spezzoni devono essere retribuiti in base allo stipendio percepito, ma soprattutto significa necessariamente rendere vane le speranze dei moltissimi precari presenti in III fascia di istituto, che vedrebbero ridotte al nulla le possibilità di ottenere una così sospirata cattedra.
Monica Capezzuto - 30-01-2007
La strada degli insegnanti è sempre più in salita. Insegnanti a tempo determinato, per intenderci. I precari, insomma. Lo scorso anno si è chiuso con lo scampato pericolo dell'abrogazione delle graduatorie permanenti, trasformate in graduatorie ad ...
Monica Capezzuto - 13-12-2006
Gent.ma redazione,

scrivo a proposito dell'articolo a firma di Luigi Illiano pubblicato sul Sole24ore che parlava del dossier presentato dall'associazione Treelle e a cui si è dato ampio risalto.
Nessuno ha però pensato di dar voce alla ...
Monica Capezzuto - 24-11-2006
Lettera aperta al vice-ministro Bastico

Cara vice-ministro Bastico,
nonostante i suoi interventi, che tra l'altro sono volti a rassicurare ma che non mi sembra sortiscano tale effetto, noi insegnanti precari versiamo ancora ...
Monica Capezzuto - 11-11-2006
Parliamo di cosa significa vivere da precari.Non toccherò le questioni pratiche, tipo l'aspetto economico, ma vorrei parlare di dignità negata. Dignità. Questa sconosciuta.
A noi insegnanti precari è negata tante volte, soprattutto quando arrivi in ...
Monica Capezzuto - 06-11-2006
Egregio sig. Ministro,

mi chiamo Monica e sono un'insegnante precaria qualunque nell'affollatissima provincia di Napoli. Anzi, mi definisco precaria dei precari, perchè in realtà lavoro come supplente temporanea. Quando squilla il telefono, io ...
Monica Capezzuto - 26-10-2006
LA FINANZIARIA 2007 è certamente l'argomento caldo da un pò di giorni a questa parte.
Il premier ha affermato che una "buona finanziaria deve scontentare tutti" e sembra che ci siano riusciti perfettamente, dando man forte all'opposizione che non si risparmia i "ve lo avevamo detto".
Anche il settore della scuola è stato toccato pesantemente da tagli indiscriminati soprattutto a sfavore dei precari, colonne portanti della scuola statale che dal 2010 vedranno cancellate le graduatorie permanenti, canale di reclutamento al 50% con le graduatorie di merito dei concorsi.
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